Sono stata a Milano. Se prima mi spaventava l’idea di vivere lì in un probabile futuro, adesso non è più così. È anche meglio di ciò che mi aspettavo, è incredibile e c’è tanta gente con i capelli strani, mi sentirei più me stessa in un posto dove, nonostante i capelli strani, nessuno ti fissa, visto che ho la fissazione per i capelli colorati. Al sud Italia siamo in Africa paragonati a loro. E a Roma sono al sud Italia, questo mi consola. A milano ho fatto shopping matto e sfrenato, per trovare qualcosa di carino qui devo girare milioni di negozi, lì ovunque tu entri trovi qualcosa e anche a prezzi molto accessibili.
Il viaggio mi ha fatto capire che non è cosa per me viaggiare con i miei, li ho dovuti pregare per portarmi all’accademia di Brera e sono comunque entrata sola. Siamo andati al Duomo e hanno preso il biglietto solo per la cattedrale e non per le terrazze. Geni del male. Poi si lamentavano del freddo, del caldo, il cibo. Ma lo spirito d’adattamento che fine ha fatto? Amo viaggiare, visitare posti, stare a contatto con altri turisti o con la gente del luogo. Non ho potuto fare niente di tutto questo.
Siamo stati anche a Bologna c’era un corteo antifascista. Mi avvicino per capire di cosa si tratta e cosa dicessero. Mia madre mi dice “muoviti che a queste cose non si partecipa”. Quale madre dice alla figlia che non deve partecipare ad un corteo?
Diciamo che mia madre in mezzo alle manifestazioni non ci sa stare, se due litigano lei li fissa ed è questo che non bisognerebbe fare.
Durante il mio viaggio la mia quasi storia iniziata su Facebook è finita, proprio come è iniziata, su Facebook. Niente drammi, la ferita per il tipo di prima è ancora troppo profonda per badare ad uno di cui,praticamente, conoscevo solo il nome.
Sospetto che il mio ex trombamico si sia lasciato con la sua tipa e voglia tornare da me, non vedo l’ora che me lo dica chiaramente per poterlo mandare felicemente a quel paese, o forse no, non lo so. Sono ancora confusa, appena e se succederà, deciderò sul momento. Devo smetterla di pensare come se fossi una macchina. Elaboro troppo e troppo in fretta e a volte, le decisioni sono comunque sbagliate. Non voglio avere rimpianti ma ho capito che sono una cosa inevitabile, quindi tanto vale smetterla di pensare.
Se smetto di pensare però, poi che scrivo?
Milan l’e’ un gran Milan! Magari prima di andare in Irlanda… facci un pensierino!
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Per la specialistica andrò sicuramente lì.. poi chi lo sa
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Perdersi passeggiando fra le vie secondarie di una città d’arte è un’esperienza che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero provare 🙂
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Sono d’accordissimo 🙂
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Uau, quanti pensieri! Anch’io penso tanto, fidati, ed è bello 😉 e anch’io amo viaggiare e conoscere a fondo, a volte preferisco non entrare nei musei e passeggiare per le vie più remote… trovo che lì si nasconda la vera essenza della città 😉
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Sono una mezza appassionata di storia dell’arte, quindi mi piace visitare i musei, non perché sono l’essenza della città ma proprio perché mi piace l’arte. Anche passeggiare per le vie più remote mi piace, perdermi per scoprire cose per caso è una bella sensazione ma con i miei tutto ciò è stato impossibile..
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Ti capisco, con i genitori è sempre diverso… 😉
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